CERAMICA IN BICOTTURA: NITIDEZZA CROMATICA E DECORATIVA
Una doppia cottura, la prima per il supporto e la seconda per lo smalto, interessa la piastrella ottenuta attraverso questo particolare processo tecnologico. Questo tipo di ceramica vanta una particolare nitidezza cromatica e consente di liberare la fantasia decorativa, applicando sulla superficie sfumature e ottenendo effetti estetici anche molto complessi. Si tratta di una ceramica principalmente utilizzata per il rivestimento d’interni.
Impreziosisce gli spazi di cucine, bagni e sale personalizzando gli ambienti e integrandosi con gli elementi architettonici presenti.
BICOTTURA E CARATTERISTICHE TECNICHE
“UNI EN 14411 (ISO 13006) – BIII (Appendice L) GL”
La bicottura è ottenuta da argille purissime ed altre materie prime pregiate, opportunamente miscelate, atomizzate con le migliori tecnologie e pressate attraverso presse idrauliche ad alta pressione.
La cottura del supporto avviene in ciclo rapido mediante forni a rulli a temperatura di circa 1150/1170 °C.
Dopo la smaltatura del biscotto si procede alla cottura del vetrato in forno a rulli monostrato a circa 1050°C.
Si ottengono materiali da rivestimento, con carico di rottura a flessione mediamente superiore a 15N/mm2 secondo la UNI EN ISO 10545-4 e con assorbimento d’acqua superiore al 10%, classificati nel gruppo BIII (GL) secondo la norma UNI EN 14411.
Questa tipologia presenta ritiri durante la cottura praticamente nulli, tale costanza dimensionale si traduce in una notevole facilità di posa, in quanto si ha un unico calibro.
COME POSARE LA BICOTTURA?
Le piastrelle in bicottura possono indifferentemente essere posate con collanti o malte cementizie.
È da evitare assolutamente la bagnatura prima della posa nel caso si utilizzino collanti a base di resine acriliche o viniliche e quando si usino collanti bi-componenti a base di solventi organici.
Sui grandi formati è bene operare col sistema di posa della doppia spalmatura e prevedere, per ampie superfici, opportuni giunti di dilatazione che non dovranno essere distanziati l’uno dall’altro più di 4-5 metri lineari.